CALDAIE

Ogni quanti anni va fatta la manutenzione della caldaia?
Principalmente ogni anno, perché lo prevede la legge. Infatti è scritto nel Dlgs 192 del 2005 (art.12 allegato L). Potete notare come è data facoltà per primo all'installatore di decidere la cadenza della manutenzione dell'impianto termico, che non rilascia se non in impianti veramente particolari. E naturalmente deve essere rilasciato per iscritto e controfirmato. Quindi la decisione passa alla ditta costruttrice del generatore termico che indica nel libretto di uso e manutenzione la cadenza. Nota: il libretto delle istruzioni è obbligatorio averlo poiché costituisce un documento di legge, chi non l'avesse è tenuto a recuperalo. In casi veramente rari ove non si possono recuperare queste informazioni perché la caldaia è molto vecchia( almeno più di vent'anni), oppure la ditta costruttrice è fallita, la cadenza è indicata nella tabella della stessa legge, in base alle varie situazioni.
Ma io la uso poco...
La caldaia è in funzione tutto il giorno tutti i giorni. Basta pensare a quante volte si apre l'acqua calda in un giorno. Senza contare poi il riscaldamento acceso in inverno. A maggior ragione se la si usa poco la caldaia necessità di un controllo accurato poiché se sta spesso ferma tende a bloccarsi più spesso. Gli unici casi di uso saltuario sono nelle seconde case o appartamenti sfitti.
Ma io d'inverno uso la stufa a pellets, o altri sistemi. La uso solo per l'acqua calda!
L'acqua calda deve esserci sempre tutti i giorni, in estate ed in inverno, quindi deve essere sempre funzionante, e come se non facendo una manutenzione annuale?
Ma tanto non serve a niente!
Una manutenzione accurata è sempre sinonimo di buon funzionamento, di efficienza, di risparmio energetico, di benessere e sicurezza. Non si deve aspettare che si rompe per intervenire. Prevenire è sempre meglio.
Ma adesso è presto, la voglio fare a settembre/ottobre!
Il momento ideale per eseguire una manutenzione accurata va dal termine della stagione fredda fino all'arrivo della prossima. Quindi da marzo/aprile a settembre/ottobre. Non si possono concentrare tutte le manutenzioni in un mese. Chi è veramente intenzionato a farla non aspetta l'ultimo giorno. Perché poi sicuramente non gli funziona.
Ma se la faccio adesso (es Maggio) poi per l'inverno prossimo non sono sicuro che funzioni.
Nessuno è sicuro di niente. Perlomeno fare una manutenzione riduce al minimo che la caldaia non funzioni quando arriva l'inverno. Le caldaie manutentate sono sempre sottoposte a verifiche di prova e quindi garantiamo il massimo della funzionalità una volta usciti dalla casa del cliente. Poi se ci saranno problemi, i clienti abbonati sono coperti dai nostri servizi.
Ma io ho sentito dire che va fatta ogni due anni!
Affidare la manutenzione della caldaia a delle voci di corridoio non è responsabile. Chiedere ad un tecnico abilitato che ha risposte certe è sicuramente una soluzione più onesta. Delle volte raccogliamo delle osservazioni che ci fanno più comodo. Oltre la legge non si discute!
Ma adesso non ho tempo/soldi!
Ognuno di noi ha delle priorità nelle vita. E' importante, però, pensare al valore che diamo al benessere e alla nostra sicurezza. Allora diventa facile trovare un'ora di tempo e i prezzi sono veramente irrisori rispetto a quello che spendiamo in altre cose futili o poco indispensabili.
Ma io ho già un centro assistenza che mi segue. Perchè dovrei cambiare?
Di solito i cambiamenti servono per migliorare. Noi non ci riteniamo i migliori, ma offriamo sempre la massima professionalità e disponibilità ai nostri clienti. Comunque la nostra posizione centrale, ci da la massima capillarità sul territorio offrendo comunque un rapido servizio.
Devo mandare una disdetta scritta al precedente cat?
Di solito non occorre, visto che non si è vincolati da contratti scritti e depositati( come succede per gli affitti). E' sufficiente rifiutare il servizio anche telefonicamente. Se si vuole si può mandare una lettera per disdire.
Che cosa è il Bollino Verde della Provincia?
Il Bollino Verde della provincia va applicato sull'allegato G che si compila alla manutenzione della caldaia e poi inviato alla provincia di appartenenza da parte del Centro Assistenza. In questo modo si esegue l'autocertificazione e si evitano i controlli da parte dell'Ente competente, regolarizzando la propria posizione ai termini di legge evitando sanzioni pecuniarie. Il costo del Bollino è di 7 euro.
Che cosa è una caldaia a condensazione e come funziona?
In una qualsiasi combustione la maggior parte del calore si disperde nei prodotti di combustione e nei fumi. La caldaia a condensazione sfrutta questo calore facendo circolare i fumi in caldaia recuperando molto calore che altrimenti andrebbe disperso, producendo una condensa leggermente acida. Questa tipologia di caldaia ormai sostituisce la quella tradizionale, riducendo notevolmente i consumi. In generale, chi si pone tutte queste domande non ha veramente capito la necessità di eseguire la manutenzione della caldaia, perché al di là della legge, dell'uso, della disponibilità, il discorso arriva a toccare la coscienza personale, poiché la caldaia è l'unico elettrodomestico che ha insieme acqua+corrente+gas rendendolo uno strumento molto comodo ma molto delicato!

CLIMATIZZATORI

Che cos'è il gas frigorigeno?
Il gas frigorigeno è sempre indicato da una sigla (R407,R410), ed è l'elemento principale che sul climatizzatore permette lo scambio di calore da due ambienti.
E l'R22?
L'R22 è il gas che si utilizzava molti anni fa e che a tutt'oggi è andato fuori legge poiché molto inquinante. Per la riparazione delle macchine che attualmente utilizzano questo gas si consiglia quindi la sostituzione di tutto il climatizzatore. Esistono dei gas sostitutivi, ma i costi sono elevati e rendono molto meno, compromettendo anche il funzionamento del climatizzatore stesso.
Ogni quanto si ricarica il climatizzatore?
Non c'è una cadenza regolare, comunque in base all'esperienza ogni 2/3 anni è un periodo abbastanza comune. Dipende molto dall'utilizzo e dal tipo d'impianto.
Il gas che si utilizza è lo stesso delle automobili?
No, sono gas diversi, e i climatizzatori sono diversi
Che cos'è una pompa di calore?
Per pompa di calore si intende un climatizzatore che produce calore in inverno. Oggi con le moderne tecnologie spesso per pompa di calore si intendo quelle macchine che producono calore da un ambiente diverso dall'aria come fa il climatizzatore tradizionale. Si può trarre calore anche dall'acqua o dal terreno (geotermico).

IMPIANTI SOLARI

Differenze da un impianto solare termico ed uno fotovoltaico?
Per prima cosa la tipologia del pannello stesso. Il fotovoltaico è principalmente composto da celle al silicio che catturano la luce e la trasformano in energia. In un pannello termico scorre un fluido speciale che cattura calore per trasferirlo all'acqua calda sanitaria.
E' conveniente installare un pannello solo per l'acqua calda?
Risparmiare gas è sempre conveniente. Comunque le moderne tecnologie di oggi consentono di creare impianti molto tecnologici in grado di soddisfare ogni esigenza.
Qual'è la differenza tra un pannello piano ed uno a tubi di vetro?
Il pannello piano è molto più commerciale e di facile costruzione rendendolo più economico. Il pannello a tubi di vetro rende molto di più a parità di superficie esposta rispetto al piano. Si consiglia l'installazione sopratutto per fare integrazione al riscaldamento.
I pannelli sono molto inquinanti per lo smaltimento?
Non è assolutamente vero. I pannelli sono composti da materiali già presenti in natura e facilmente riciclabili. I principali componenti sono rame, alluminio, vetro e silicio. Inoltre sono nate aziende in parallelo alle ditte costruttrici che si occupano dello smaltimento dei pannelli senza disperdere i materiali. Anche la carta inquina se non è opportunamente riciclata, il pannello va smaltito correttamente. Se uno lo butta nei campi, di certo inquina.

SISTEMI RADIANTI A PAVIMENTO

Qual è lo spazio minimo necessario per poter installare un sistema radiante a pavimento?
Lo spessore minimo indispensabile per consentire l’installazione di un impianto radiante a pavimento è di circa 7cm, dei quali 3cm vengono occupati dal pannello isolante in polistirene espanso e dalle tubazioni in materiale plastico che compongono l’impianto stesso, 3cm minimo di massetto per la copertura dell’impianto e 1cm per il rivestimento superficiale.
Che tipologie di rivestimenti superficiali possono essere posati sopra all’impianto radiante a pavimento?
Il sistema radiante a pavimento supporta l’usuale pavimentazione in materiale ceramico, marmo, granito, gres e legno. I pavimenti in marmo o granito sono quelli che offrono un minore isolamento termico, mentre i pavimenti in legno hanno un effetto isolante più elevato.
Il riscaldamento a pavimento può causare problemi di circolazione agli arti inferiori?
Decisamente no. La distribuzione della temperatura in un dato locale viene determinata dalla cosiddetta curva ideale di comfort termico, secondo la quale le zone più vicine al pavimento devono avere temperature lievemente più calde rispetto alle zone più vicine al soffitto, ma con le nuove tecnologie si evitano temperature troppo elevate nel pavimento che provocavano cattiva circolazione sanguigna e gonfiori alle gambe, problemi che si verificavano negli impianti degli anni ‘50/’60. La UNI EN 1264-3 stabilisce dei valori limite di temperatura superficiale del pavimento: questi limiti sono accettati come sicuri per l’uomo sotto il profilo fisiologico e risultano pari a 29°C per le zone di soggiorno, 35°C per le zone periferiche e 33°C per i bagni.
Perché preferire un sistema radiante a pavimento ad un altro sistema?
Dopo numerosi studi sui sistemi di riscaldamento si è convenuto che il sistema a pannelli radianti correttamente dimensionato e utilizzante le moderne tecnologie fornisce al corpo umano comfort e benessere superiori rispetto ai normali sistemi di riscaldamento: si ottiene una dolce sensazione di comfort con temperature costanti e uniformi nei vari locali. La distribuzione della temperatura in un dato locale viene determinata dalla cosiddetta curva ideale di comfort termico, secondo la quale le zone più vicine al pavimento devono avere temperature lievemente più calde rispetto alle zone più vicine al soffitto: facendo un confronto tra le curve di comfort delle varie tipologie di sistemi di riscaldamento, la curva rappresentante il comfort derivato dal sistema radiante a pavimento è quella che meglio approssima quella ideale.
E’ possibile regolare le temperature dei vari ambienti in modo indipendente?
È possibile ottenere una regolazione ambiente personalizzata per ogni singolo locale grazie all’utilizzo di termostati ambiente, i quali a loro volta agiscono su attuatori elettrotermici o sui motori delle valvole di zona.
L’impianto radiante a pavimento può funzionare anche in raffrescamento?
Il sistema a pavimento può funzionare sia in riscaldamento che in raffrescamento ed è quindi utilizzabile in tutte le stagioni.In regime di funzionamento estivo il sistema lavora con temperatura dell’acqua di circa 13÷14°C, considerando comunque possibili variazioni sulla base delle condizioni esterne e del tasso di umidità in ambiente. Poiché il rischio di condensa è reale, le centraline sono complete di sonde anticondensa che vengono posizionate in ambiente: in questo si correlano l’umidità ambiente e la temperatura del massetto, così da prevenire con sicurezza la formazione di condensa. Nei sistemi di raffrescamento radiante è comunque necessario prevedere un sistema di trattamento dell’aria per il controllo dell’umidità relativa, che può essere controllata mediante appositi termostati elettronici digitali.

SISTEMI IDRONICI

Quali sono i vantaggi della pompa di calore?
Con la pompa di calore si fa un investimento green! Olimpia Splendid ha riassunto i vantaggi delle pompe di calore rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali con le 4 “E”: 1) ECOCOMPATIBILE: la pompa di calore è tecnologia pulita, non brucia nessuna risorsa scarsa, non ha alcuna emissione di CO2. 2) ECOLOGICA : Il carburante delle pompe di calore è un energia rinnovabile a disposizione di tutti. 3) ECONOMICA: i risparmi sul costo della bolletta arrivano fino al 50%. Questo permette di ammortizzare il costo del sistema in pompa di calore in 5-6 anni. In più le pompe di calore contribuiscono largamente all’aumento della classe energetica dell’immobile, aumentandone il valore di mercato. Alcuni studi dimostrano come si possono guadagnare fino a 3 classi energetiche se si sostituisce il vecchio sistema di riscaldamento con una pompa di calore ad alta efficienza.
C'è una Normativa sulle Pompe di Calore?
Oggi la normativa italiana ha recepito la direttiva europea chiamata pacchetto clima 20-20-20 che fissa gli obiettivi green per il 2020, contenuto nella Direttiva 2009/29/CE, è entrato in vigore nel giugno 2009 e sarà valido dal gennaio 2013 fino al 2020. La Direttiva fissa obiettivi molto ambiziosi: 20% di riduzione dei gas serra , 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili e 20% di risparmio energetico.
Qual è la differenza tra un erogatore e i cosiddetti apparecchi anti-calcare?
Alcuni sistemi, detti comunemente anti-calcare, non servono ad eliminare il calcare dell’acqua; a certe condizioni, riescono unicamente ad impedirne la formazione. Non forniscono quindi i vantaggi dell’acqua addolcita che, inoltre, riduce l’immissione di inquinanti nelle acque di scarico.
Si può usare l’acqua addolcita a fine domestico?
L’acqua addolcita può essere utilizzata come normale bevanda, per cucinare ed in sostituzione dell'acqua distillata per i più comuni apparecchi a vapore.
Quali sono i vantaggi dell’addolcimento dell’acqua a fine domestico?
Il 50% dei detersivi prodotti viene impiegato per uso domestico, a questo utilizzo si va incontro a dei rischi ambientali. L’addolcimento delle acque riduce del 50% ed oltre il consumo di detersivi; l’immissione di questi inquinanti nelle acque di scarico diminuisce notevolmente l’inquinamento di esse.
Se l’impianto di depurazione dell’acqua non venisse usato per qualche settimana, quali sarebbero le conseguenze?
Niente di grave, in quanto l’impianto è perfettamente sigillato.
E’ vero che l’acqua prodotta dai depuratori è povera di sale, e quindi inadatta per l’alimentazione?
Assolutamente no, l’apparecchio è dotato di regolazione di salinità, secondo le disposizioni del Ministero della Sanità.
In che cosa consiste e con quale frequenza deve essere effettuata la manutenzione dell'erogatore?
La manutenzione ordinaria consiste nella sostituzione dei filtri ogni 10/11 mesi a seconda del consumo d’acqua; in qualsiasi caso bisognerebbe provvedere ogni anno.Inoltre, i depuratori sono dotati di un sistema di blocco automatico dell’erogazione dell’acqua in caso di mancata sostituzione ed esaurimento degli stessi.